Si nascondeva da almeno una settimana nella dependance di un albergo a Sant’Eufemia d’Aspromonte Pietro Raso, di 29 anni, di Rosarno, latitante di ‘ndrangheta arrestato stamattina dai carabinieri del Gruppo di Gioia Tauro. Raso, considerato un esponente di rilievo della cosca “Cacciola-Grasso” di Rosarno, si era sottratto al fermo disposto nei suoi confronti il 9 luglio scorso dalla Dda di Reggio Calabria nell’ambito dell’operazione “Ares” con l’accusa di associazione per delinquere di tipo mafioso e traffico internazionale di droga. Pietro Raso, nel momento in cui è stato bloccato dai carabinieri, stava incontrando la moglie e la figlia di sette anni nella dependance dell’albergo che aveva preso in affitto. Il latitante, secondo quanto si è appreso, non era stato inserito nel registro dell’albergo, per motivi su cui i carabinieri stanno svolgendo adesso accertamenti, e non aveva documenti d’identità.