Una scoperta che potrebbe tornare utilissima in molti Paesi in via di sviluppo: tre studenti dell’Università di Cape Town, in Sudafrica, hanno trovato il modo di creare mattoni ecologici utilizzando l’urina. Il processo è “essenzialmente uguale a quello dei coralli nell’oceano”, ha spiegato Dyllon Randall, supervisore degli studenti di ingegneria Suzanne Lambert e Vukheta Mukhari. L’urina viene mischiata a sabbia e un batterio in un processo che le permette di solidificarsi a temperatura ambiente invece che in forni ad alta temperatura che rilasciano anche molta anidride carbonica. Il batterio produce un enzima che distrugge l’urea nelle urine, formando carbonato di calcio, che lega quindi la sabbia creando mattoni duri e grigi. Un risultato ottenuto dopo diversi mesi di tentativi ma che ha un’unica controindicazione, almeno inizialmente: l’odore. “Questo processo produce ammoniaca come sottoprodotto”, che però viene successivamente convertita in fertilizzante. Dopo 48 ore i mattoni hanno completamente perso l’odore pungente e non comportano neanche rischi per la salute; in 4-6 giorni, il processo è ultimato. L’idea di usare l’urina per formare mattoni era già stata tentata anni fa negli Stati Uniti ma in quel caso usando urina sintetica, che richiedeva molta energia per realizzarla. In questo caso, invece, si usa urina umana che offre anche la possibilità di riciclare scorie.