Dopo la risposta del sottosegretario alla salute Armando Bartolazzi all’interpellanza presentata dall’onorevole Maria Tripodi, i dipendenti del Marrelli Hospital hanno preso carta e penna e scritto al sottosegretario e a tutti i parlamentari. La risposta di Bartolazzi, infatti, come lo stesso ha affermato, è frutto di una relazione del Commissario alla sanità Massimo Scura. Già in passato, il Commissario aveva approfittato della sua posizione per utilizzare i numeri nel modo a lui più congeniale e per mettere in difficoltà il Marrelli Hospital.
Il budget assegnato per il 2018, pari a poco più di 7 milioni di euro, non si riferisce alla clinica Marrelli Hospital, bensì a tre differenti unità operative: la clinica odontoiatrica Calabrodental, il reparto di chirurgia maxillofacciale in day surgery e lo stesso Marrelli Hospital. A questo proposito c’è da aggiungere che la clinica odontoiatrica Calabrodental ha subito una decurtazione negli anni 2016, 2017, 2018 di 1 milione 400 mila euro. Vien facile la battuta: con una mano si aumenta il budget per il Marrelli Hospital, con l’altra si diminuisce il budget di Calabrodental.
Il Marrelli Hospital è stato accreditato a Marzo 2016. Il primo budget è stato assegnato nel 2017, ed a fronte di una richiesta aziendale di 12 milioni di euro, parametrata ai 60 posti letto, il Commissario Scura e l’allora Sub Commissario Andrea Urbani, gli assegnarono un budget di solo 2,9 milioni. L’azienda è riuscita in 4 mesi a superare quel budget di un milione di euro. In 4 mesi ci furono il 27% dei ricoveri di pazienti residenti fuori regione; il 37% dei ricoveri a pazienti residenti fuori dal distretto dell’ASP di Crotone; il 45% di interventi chirurgici di Alta Specialità; il 70% di interventi chirurgici ad elevata mobilità per la Calabria.
Nel 2018, a fronte sempre di una richiesta minima di 12 milioni, SCURA assegna un budget di 4,7 milioni. Che finiranno in 8 mesi.
Il colpo di grazia arriva il 21 giugno. L’ASP convoca la clinica e annuncia che le tac e le risonanze eseguite da gennaio a giugno non verranno rimborsate. 6mila prestazioni (utili a far gridare al miracolo dell’abbattimento delle liste d’attesa), 5mila delle quali eseguite gratis, con un costo per l’azienda di oltre 1 milione di euro.
Anche sul numero degli occupati Scura gioca sporco. Nessuno ha infatti sostenuto che al Marrelli Hospital lavorano 300 unità con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Si è invece giustamente detto che la crisi finanziaria che sta investendo il Marrelli Hospital porterà certamente al fallimento dell’intero gruppo aziendale guidato dal medico imprenditore Massimo Marrelli. Sono complessivamente 356 i collaboratori messi in difficoltà.
Il Comitato ha chiesto al Ministero della Salute di inviare presso l’ufficio del commissario, “ispettori terzi” per recuperare i VERI NUMERI della sanità calabrese. Chiediamo al Ministero di fare in fretta, l’azienda ha bisogno di sapere quale sorte ci riserva il futuro. Riconoscerle il ruolo che merita, oppure accettare le decisioni di Scura. E’ chiaro che con la seconda scelta il Marrelli Hospital dal primo gennaio non esisterà più.