Per il terzo anno consecutivo l’Università della Calabria utilizzerà risorse del proprio bilancio per garantire la borsa di studio a tutti gli studenti aventi diritto. Il Consiglio d’amministrazione, su proposta del rettore Nicola Leone, ha approvato lo stanziamento di 6 milioni di euro che serviranno ad anticipare i fondi di competenza regionale. Grazie a questa decisione riceveranno la borsa di studio altri 2.200 idonei che finora erano risultati non beneficiari. Saliranno a 6.800 le borse di studio erogate dall’ateneo calabrese per l’anno accademico 2021/2022, per una spesa complessiva di 24 milioni di euro. La normativa nazionale in materia di diritto allo studio prevede che le borse destinate agli studenti meritevoli e in condizioni di svantaggio economico vengano sostenute da fondi statali (Fis), dal gettito derivante dalla tassa per il diritto allo studio e da risorse proprie delle Regioni, pari ad almeno il 40% del contributo erogato dal ministero. In Calabria il raggiungimento del pieno diritto allo studio, nel rispetto quindi delle previsioni nazionali, è una conquista piuttosto recente. È solo dall’anno accademico 2017/2018 l’Unical ha potuto garantire la copertura del 100 per cento delle borse di studio, grazie all’aumento dello stanziamento della Regione, fino a quel momento piuttosto risicato. Dal 2019/2020, vista l’insufficienza dei finanziamenti esterni, l’Unical ha dovuto far ricorso a risorse del proprio bilancio per garantire a tutti gli aventi diritto i benefici e i servizi assegnati dalle norme e scongiurare l’ennesima discriminazione territoriale. La vicepresidente Giusi Princi ha garantito l’erogazione di una prima tranche di 2 milioni di euro destinata all’Unical, con saldo entro la fine dell’anno. L’Università ha ritenuto necessario intervenire subito, con risorse proprie, per non prolungare ulteriormente l’attesa degli studenti idonei e ancora non beneficiari. Il ministero rileverà il grado di copertura delle borse assegnate agli studenti calabresi al 30 aprile e ripartirà sulla base di questi dati il prossimo Fis. Non raggiungere la soglia del 100 per cento nell’erogazione delle risorse avrebbe comportato un taglio del finanziamento. “Non posso non esprimere soddisfazione per questo risultato – dice il rettore Nicola Leone – siamo riusciti a garantire anche quest’anno la copertura del 100 per cento delle borse di studio, rispettando il diritto dei nostri studenti ed evitando tagli alla Regione sul Fis del prossimo anno. Ringraziamo la Regione, e in particolare la vicepresidente Princi, per la sensibilità dimostrata su questo tema. È necessario ora lavorare per adeguare la legge regionale per il diritto allo studio: occorre rendere strutturali le fonti di finanziamento, definire i criteri di riparto e i tempi di erogazione”.