La Squadra Mobile della Questura di Catanzaro – supportata, in fase esecutiva, da personale della S.I.S.C.O. di Catanzaro, di diversi Reparti Prevenzione Crimine, di unità cinofile della Questura di Vibo Valentia e del V Reparto Volo della Polizia di Stato – ha dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale– Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, nei confronti di 20 indagati, sulla base della ritenuta sussistenza, da parte dell’Ufficio di Procura, del pericolo di fuga e di gravi indizi in ordine ai delitti, a vario titolo ipotizzati, nei loro confronti, rispettivamente, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e associazione finalizzata al traffico di armi con l’aggravante mafiosa, in quanto poste in essere al fine di agevolare pericolose cosche di ‘ndrangheta, nonché per i delitti di porto e detenzione illegale di armi da fuoco, in materia di stupefacenti ed altri gravi reati.
Il provvedimento precautelare adottato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, che deve essere sottoposto tempestivamente al vaglio del Giudice per le Indagini preliminari, scaturisce da un’articolata attività di indagine coordinata dalla DDA, che si è sviluppata mediante investigazioni di tipo tradizionale, attività tecniche, dichiarazioni di collaboratori di giustizia, riscontri sul campo e servizi dinamici sul territorio, nell’ambito dei quali venivano effettuati numerosi sequestri di armi e munizioni e di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana.
Nello specifico, la gravità indiziaria, ritenuta allo stato dal P.M. e che necessita della successiva e tempestiva verifica da parte del Giudice per le indagini preliminari riguarda l’operatività, nella città di Catanzaro, di due organizzazioni criminali di cui una operante nell’ambito della gestione del traffico di sostanze stupefacenti e l’altra dedita al traffico di armi, quest’ultima con l’aggravante mafiosa, entrambe riconducibili a soggetti della zona nord della città di Catanzaro, con la ricostruzione dei ruoli dei presunti associati, nonché i vari ambiti di operatività e le plurime attività illecite, in particolare circa la disponibilità di un imponente numero di armi e munizioni unitamente a sostanze stupefacenti del tipo hashish, occultati in bidoni sotterrati in fondi ubicati in un’impervia area extraurbana situata nella zona nord di Catanzaro.
A seguito di approfonditi servizi di pattugliamento e perquisizione da parte della Polizia Giudiziaria, si procedeva, in differenti occasioni al rinvenimento e sequestro complessivamente di n° 70 armi da fuoco lunghe e corte (da guerra e comuni) di diverso calibro, tra cui diversi kalashnikov, nonché circa 7000 munizioni. Nello stesso contesto venivano rinvenuti interrati in alcuni bidoni oltre 33 kg di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e hashish.
La gravità indiziaria ritenuta in fase precautelare, da sottoporre al vaglio del Giudice per le indagini preliminari, ha riguardato, altresì, la struttura e il modus operandi dell’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti di varia tipologia, la cui ipotizzata struttura criminale ricade nella città di Catanzaro, con attività di spaccio diffuso, nella zona nord della città, individuata, come base operativa per la detenzione, l’occultamento, la preparazione, il confezionamento e lo smercio della sostanza stupefacente.
Il procedimento per le fattispecie di reato ipotizzate è attualmente nella fase delle indagini preliminari e gli elementi a sostegno del provvedimento di fermo dovranno essere sottoposti tempestivamente al vaglio del giudice per le indagini preliminari.