Il presidente della Giunta regionale della Calabria Roberto Occhiuto ha minacciato le dimissioni se verrà cancellata la norma che coinvolge la centrale a biomasse del Mercure. Lo ha fatto in Consiglio regionale quando l’esponente del Pd Giovanni Muraca ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno della seduta di un progetto di legge per l’abrogazione della legge che introduce il divieto di realizzare impianti di produzione energetica alimentati da biomasse nei parchi nazionali e regionali della Calabria con una potenza superiore a 10 megawatt termici. La norma prevede anche l’obbligo per gli impianti esistenti di ridurre la potenza entro sei mesi. Una disposizione che ha creato preoccupazioni tra i lavoratori del settore forestale del Mercure, che martedì hanno manifestato davanti all’ingresso di palazzo Campanella. La proposta di cancellare la norma non è stata poi ammessa per mancanza di firme. Occhiuto nel suo intervento ha ricordato che un anno fa la giunta, con propria delibera, approvò il piano e disse sostanzialmente che nel Parco del Pollino non ci può stare una centrale a biomasse che è tra le più grandi d’Italia e d’Europa. Poi è arrivata l’approvazione della norma in consiglio regionale; norma che è al vaglio del governo nazionale che vuole impugnarla. Ma per quanto mi riguarda il governo regionale – ha aggiunto – non siamo disponibili a cedere. Lo voglio dire con grande chiarezza: nell’ipotesi fosse messa in votazione questa proposta di inserimento all’ordine del giorno, io voterei contro. Chiederei alla mia maggioranza di votare contro e se ci fosse un risultato diverso, significherebbe, evidentemente, che questa maggioranza non è sottoscritta. E in più, significa che entro un’ora io rassegnerei le mie dimissioni da presidente della Giunta regionale nelle mani del presidente del Consiglio regionale”.
