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Crotone
Dicembre,5,2025

Crotone Calcio posto in amministrazione giudiziaria, ‘ndrine avrebbero influenzato security e ingressi allo stadio

Il Tribunale di Catanzaro ha disposto l’amministrazione giudiziaria per dodici mesi nei confronti della società di calcio FC Crotone – che milita nel girone C della serie C – su proposta congiunta del Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, del Procuratore distrettuale della Repubblica di Catanzaro e del Questore di Crotone.
Per gli inquirenti, è scritto in una nota della Dda catanzarese, dalle indagini, soprattutto quelle svolte nell’ambito del procedimento Glicine-Acheronte, “sono emersi sufficienti indizi per ritenere che l’attività economica della FC Crotone srl, compresa quella di carattere imprenditoriale, sia stata sottoposta, nel corso dell’ultimo decennio, direttamente o quantomeno indirettamente a condizioni di intimidazione e assoggettamento ad opera di esponenti di locali cosche di ‘ndrangheta, esercitando un asfissiante controllo del territorio di Crotone e delle relative attività imprenditoriali, compresa la FC Crotone srl, certamente più rilevante ed appetibile”.
Il provvedimento è stato emesso dai giudici della Seconda sezione penale – Misure di prevenzione e si fonda sulle evidenze investigative acquisite dal personale della Polizia e dai Carabinieri del Ros.
Secondo l’accusa “il libero esercizio, da parte della società sportiva, con particolare riferimento ai settori specifici della security e della gestione degli ingressi allo stadio, risulta profondamente influenzato dalla presenza pervasiva della criminalità organizzata”.
La “conseguente condizione di assoggettamento” ha “finito, altresì, per agevolare l’attività illecita di soggetti indiziati di appartenenza alle articolazioni ‘ndranghetistiche locali coinvolte, specie in un settore come quello calcistico, generatore di importanti e non sempre tracciabili flussi monetari e portatore di visibilità sociale”.
La misura del Tribunale è orientata a sostenere la società nella rimozione delle situazioni di fatto e di diritto che hanno determinato l’intervento, consentendo il recupero dell’attività economica in un’ottica di legalità.
Il provvedimento è stato notificato al legale rappresentate della società, da personale del Servizio centrale anticrimine della Direzione centrale anticrimine e della Divisione polizia anticrimine della Questura.
Contestualmente, sono state avviate le procedure per la notifica di 17 provvedimenti di Daspo “fuori contesto”, emessi dal Questore.
Analogo provvedimento è stato adottato nei mesi scorsi nei confronti della società del Foggia Calcio. Anche in quel caso il tribunale di Foggia ha sottoposto la società rossonera del presidente Nicola Canonico ad amministrazione giudiziaria per interferenze malavitose.

Con una nota emessa dalla studio legale dell’avvocato Francesco Verri, la società informa she sarà esaminato con cura il provvedimento provvisorio del Tribunale di Catanzaro e ci prepareremo per l’udienza prevista per la sua discussione in programma il 13 ottobre.

Registriamo che non si tratta affatto di un provvedimento punitivo: la misura è stata adottata perché l’Autorità Giudiziaria ritiene che l’Fc Crotone abbia subito il potere di intimidazione della ‘ndrangheta e non ipotizza, neanche lontanamente, complicità o connivenze della società, dei suoi soci o dei suoi dirigenti e collaboratori.

L’Fc Crotone collaborerà attivamente con gli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale per proseguire le proprie attività nell’interesse della società, dei tifosi e in generale dello sport.

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